Nuova costruzione ed usato: differenze di prezzo, offerta e preferenze dei consumatori.

Il primo Osservatorio sull’ “Abitare del Futuro” realizzato da Scenari Immobiliari e Abitare Co. evidenzia dati ed aspetti significativi in merito al ramo residenziale del mercato delle nuove costruzioni.

Nonostante il periodo inflazionistico che stiamo vivendo ed il rialzo dei tassi che impatta significativamente il mercato dei mutui rendendo più difficoltoso l’accesso al credito da parte di chi ha intenzione di acquistare casa, nel 2022 il numero di compravendite di immobili nuovi sono cresciuti del 10% e per il 2023 è prevista un’ulteriore crescita del 2,7%, contrariamente, per il mercato dell’usato è previsto un ribasso dell’8% del numero di transazioni. 

Anche i prezzi delle nuove realizzazioni crescono, registrando un incremento medio di oltre il 3% negli ultimi due anni ed un aumento previsto del 4,6% nel 2023. La differenza media fra il prezzo del nuovo e dell’usato, negli 11 principali comuni analizzati nello studio, è del 37,4% che equivale ad una differenza pari ad €1.800 al metro quadrato. 

Il motivo di tale crescita del nuovo pare risiedere nell’entità ridotta dell’offerta, pari a circa il 10% del totale degli immobili residenziali in vendita su panorama nazionale, e nel crescente interesse da parte degli acquirenti che sempre più cercano case ad alta efficienza energetica, spazi condominiali che agevolino lo smart working e spazi verdi privati o condivisi.

Spostando il focus su Milano, vediamo che, secondo i dati riportati dallo studio, il capoluogo meneghino è il primo comune per offerta di abitazioni nuove sul totale delle case in vendita, rapporto pari al 17,4% per un totale di abitazioni nuove offerte sul mercato pari ad 8.600. Inoltre, Milano risulta essere la prima fra gli 11 comuni analizzati per differenza di prezzo fra nuovo ed usato. In particolare, lo studio registra un delta del 43,2% fra prezzo di abitazioni nuove ed usate per una differenza di valore al metro quadrato pari ad €3.400.